Immunità e Varianti Sars-CoV-2

1 anno e 1 giorno: dove siamo?

13 Marzo 2021

A distanza di un anno dall’ annuncio dello stato di pandemia globale causata da SARS-CoV-2, il virus che causa la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19), il programma di sviluppo vaccinale sta riscontrando difficoltà. 

SARS-CoV-2 è mutato.

Nuove varianti del virus sono emerse in tutto il mondo, comprese varianti che potrebbero possedere una maggiore capacità di diffondersi o eludere il sistema immunitario. Di particolare interesse tre varianti:

  • variante genetica VOC (variant of concern) 202012/01: questo era il suo nome iniziale, sebbene sia stata anche chiamata lignaggio 501Y.V1 o B.1.1.7,identificata per la prima volta nel Regno Unito
  • 501Y.V2 lignaggio B.1.351, identificata in Sud Africa nell’ottobre 2020
  • 501Y.V3 (P.1) lignaggio B. 1.1.28 identificato in Brasile

Emergono sempre maggiori studi che descrivono la scarsa capacità degli anticorpi dei pazienti immunizzati con vaccini a mRNA, nel neutralizzare le varianti sudafricana ( che si attesta a solo 1/20 – 1/40 rispetto al normale ) e brasiliana (1/7). 

I dati presentati nello studio condotto dal team del Prof. Balazs (Immunologo di Harvard), apparso ieri sulla rivista Cell, dimostrano come la diminuita attività di “protezione” dagli attuali vaccini sopracitati, sia dovuta al cambiamento conformazionale del dominio di legame del recettore (RBD) della proteina Spike (S).

Cosa determinano queste mutazioni?

Il rendere meno “performanti” gli anticorpi prodotti a seguito di vaccini di profilassi.

Gli anticorpi neutralizzanti agiscono legandosi strettamente al virus impedendogli di entrare nelle cellule, prevenendo così l’infezione. 

Come una chiave in una serratura, questo legame si verifica solo quando la forma dell’anticorpo e la forma del virus sono perfettamente abbinate l’una all’altra. Se la forma del virus cambia nel punto in cui l’anticorpo si lega ad esso (in questo caso nella proteina spike di SARS-CoV-2)  allora l’anticorpo potrebbe non essere più in grado di riconoscere e neutralizzare anche il virus. 

Il virus viene pertanto descritto come “resistente alla neutralizzazione”.

In particolare nello studio si evince come le mutazioni in una parte specifica della proteina spike , ossia a livello del RBD , aiutino il virus a resistere agli anticorpi neutralizzanti. 

Le tre varianti sudafricane, che erano le più resistenti, condividevano tutte tre mutazioni nel RBD. 

Da ciò il contribuire alla loro elevata resistenza agli anticorpi neutralizzanti.

Courtesy of Wilfredo F. Garcia-Beltran et al

Attualmente, tutti i vaccini COVID-19 approvati funzionano insegnando al corpo a produrre una risposta immunitaria, inclusi gli anticorpi, contro la proteina spike SARS-CoV-2. 

Sebbene la capacità di queste varianti di resistere agli anticorpi neutralizzanti sia evidente, ciò non significa che i vaccini non siano efficaci.

I vaccini potrebbero lo stesso mantenere una certa efficacia in quanto le mutazioni, presenti sul dominio legante il recettore, potrebbero avere effetto unicamente su una parte della risposta immune elicitata dai vaccini, ovvero quella così detta umorale (che prevede la formazione di anticorpi specifici). Inoltre il vaccino prodotto da Moderna ha già provveduto ad un aggiornamento del proprio vaccino proprio verso le varianti in circolazione attualmente.

Ricordiamo da ulteriori studi precedentemente condotti, come l’immunità umorale, acquisita a seguito di “infezione”, ossia quella più facilmente titolabile e misurabile attraverso l’esame sierologico, non è certo l unica.

Ed è proprio stato questo l’ oggetto degli studi del nostro gruppo di ricerca.

Abbiamo analizzato un gruppo di pazienti con pregressa infezione da Sars-Cov-2 (Marzo 2020), e li abbiamo seguiti per un periodo di 1 anno post infezione. I pazienti sono stati divisi in base alla sintomatologia manifestata e di ognuno abbiamo titolato la presenza di anticorpi nel periodo post infettivo sino al mese di Marzo 2021, per una durata complessiva di 12 mesi. Il risultato è che tutti i partecipanti allo studio hanno ancora un elevato titolo di anticorpi neutralizzanti (Maglumi Sars-Cov-2 S-RBD IgG CLIA).

Dopo COVID-19 viene generata una memoria immunitaria sostanziale, che coinvolge tutti e quattro i principali tipi di memoria immunitaria. Nello studio pubblicato sulla rivista Science del 5 Febbraio, circa il 95% dei soggetti aveva conservato la memoria immunitaria a ~ 6 mesi dopo l’infezione. I titoli degli anticorpi circolanti non erano predittivi della memoria delle cellule T.

Lo stesso dato era già precedentemente stato segnalato dal nostro gruppo di ricerca sia a 8 che 10 mesi post infezione.

Pertanto, semplici test sierologici per gli anticorpi SARS-CoV-2 non riflettono la ricchezza e la durata della memoria immunitaria, che pertanto è sicuramente più robusta della sola presenza di anticorpi.

In definitiva: a distanza di un anno la persistenza del titolo anticorpale, attualmente testatando specifici anticorpi neutralizzanti, conferma le ipotesi della protezione a lungo termine, e comunque maggiore di 12 mesi, nei pazienti con pregressa infezione da Sars-Cov-2.

Inoltre, come riportato da altri studi, la cross-reattività degli anticorpi prodotti dai pazienti con pregressa infezione sembrerebbe essere protettiva nei confronti delle nuove varianti (UK-South Africa-Brasile).

Qui sotto i link degli studi sopracitati e il risultato del mio personale test sierologico per la ricerca di anticorpi neutralizzanti.

Dr. Puya Dehgani-Mobaraki

Fondatore di Associazione Naso Sano

Associato della Frontline Covid19 Critical Care Alliance

Bibliografia

Multiple SARS-CoV-2 variants escape neutralization by vaccine-induced humoral immunity

Immunological memory to SARS-CoV-2 assessed for up to 8 months after infection

Antibody persistency and trend post-SARS-CoV-2 infection at eight months https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2020.11.21.20236117v2.full.pdf+html

Neutralizing antibody responses 10 months after mild and moderately-severe SARS-CoV-2 infection https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.02.22.21252225v1

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